Come va il mercato immobiliare?

Ecco gli ultimi dati sul settore

Mercato immobiliare ancora positivo nel 2° trimestre 2017, con una variazione del +3,8% rispetto al secondo trimestre del 2016. In questo trimestre sono state realizzate 145.529 transazioni. Nel 1° semestre 2017 il settore residenziale ha registrato 267.506 transazioni, +6% rispetto allo stesso periodo del 2016.  Ne hanno beneficiato anche il settore terziario-commerciale (uffici, negozi, ecc.) che riporta un +8,3% e quello produttivo (capannoni, industrie, ecc.) che segna +8%. A livello complessivo si sono registrate 531.930 transazioni, con una variazione del +6,7%. I dati sono dell’Agenzia del Territorio e sono stati elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Gabetti.

Prosegue quindi nel secondo trimestre il clima di fiducia che favorisce l’acquisto della casa. «Il primo semestre 2017 consolida il trend positivo del 2016 – commenta Roberto Perego, Direttore Franchising del Nord Italia e Amministratore Delegato di Grimaldi Immobiliare – Il numero delle compravendite residenziali è in crescita. Siamo entrati in un nuovo periodo che sarà decisamente diverso dal recente passato. Abbiamo una maggior richiesta, un’offerta più ampia, i tempi di vendita sono più brevi e ci sono timidi segnali di aumento dei valori. Inoltre sono in aumento i mutui erogati. Sono tutti indicatori positivi che favoriscono il percorso di riorganizzazione delle nostre agenzie. Nel primo semestre 2017 tutte le macro aree hanno riscontrato una variazione positiva. In testa è il Nord con +6,4%. L’incremento maggiore si è rilevato nei non capoluoghi che hanno registrato +7,2%. Milano e Genova, rispettivamente con +8,3% e +7,4%, sono le città maggiormente performanti. Segue Torino con +5,2%. Abbiamo fatto un grande salto da agente a consulente, una grande opportunità del presente. Il mercato ci valuta in ogni momento e noi, consulenti Gabetti e Grimaldi, siamo sempre pronti».

Anche il Centro Italia conferma il trend di crescita del mercato italiano. «L’incremento del +6% riguarda l’intero settore residenziale – commenta Claudio Sugamosto, Consigliere Delegato  Area Centro di Grimaldi Immobiliare –  Con particolare riguardo alle Macro Aree, il centro Italia si attesta con un + 5,5 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, nella nostra area, sono le due grandi città a spiccare per aver performato il maggior numero di transazioni: benissimo Firenze con un + 7,7 % e Roma con +7%. Valutando in un quadro d’insieme il panorama immobiliare, anche sulla base di sondaggi congiunturali del mercato delle abitazioni, notiamo che la conseguenza diretta ed immediata dell’incremento delle vendite  è manifestata dal calo del margine di sconto sui prezzi di offerta e, naturalmente, dalla diminuzione delle giacenze degli incarichi a vendere. Possiamo concludere la nostra disamina, focalizzando l’attenzione sul “sentire collettivo” degli operatori del settore, le cui attese nei confronti del proprio mercato di riferimento e di quello Nazionale sono favorevoli e orientate all’ottimismo».

Il Sud e le isole mostrano un incremento in linea con la media nazionale.  «Nel primo semestre 2017 tutte le macro aree hanno riscontrato una variazione positiva – afferma Pasquale Valenzano, Consigliere Delegato Sud Italia di Grimaldi Immobiliare –  e in particolare +5,3% al Sud, con l’incremento maggiore nei non capoluoghi+5,6% rispetto al 4,6% dei capoluoghi con la città di Palermo che presenta l’incremento maggiore con un +14,6% seguito da Napoli con un +9,5%».

«Il mercato residenziale – prosegue Valenzano –  mantiene il trend di risalita degli ultimi 3 anni. Questo incremento si evidenzia maggiormente dall’analisi delle compravendite di abitazioni secondo la loro dimensione. La maggior parte delle compravendite nel II trimestre 2017 ha riguardato le unità con superficie compresa tra 50 mq e 85 mq, che hanno incontrato le esigenze delle giovani coppie e  di studenti  fuori sede che hanno preferito frequentare le Università del Sud piuttosto che spostarsi al Nord. Il mercato dei mutui sicuramente agevola entrambe le categorie grazie ai tassi convenienti e alle politiche delle banche sempre più favorevoli all’impiego».Come

Locazione zero pensieri.

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Pignoramento casa: come evitarlo e che può fare il creditore?

Il creditore può pignorare la prima casa?

Sicuramente sì, se è un creditore privato come una banca, un fornitore, ecc. Il creditore può pignorare la casa senza subire neanche limitazioni di importo: difatti, il pignoramento è possibile, in teoria, anche per cifre basse.

Il divieto di pignoramento della prima casa sussiste solo per Equitalia, ma a condizione che:

– il debitore abbia un solo immobile

– detto immobile sia accatastato a civile abitazione non di lusso;

– in detto immobile il debitore deve aver fissato la propria residenza.

Inoltre, tale divieto non esclude che Equitalia possa comunque iscrivere ipoteca sulla prima casa. Lo può fare, infatti, ma a condizione che il proprio credito superi 20mila euro.

Se, invece, il bene pignorato non risponde alle tre condizioni sopra indicate, Equitalia potrà pignorarlo e metterlo all’asta a condizione che il proprio credito superi 120mila euro.

Dunque, la situazione – solo per quanto rigua

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Che succede se non registri il contratto di affitto?

Cambiano le norme sulla registrazione del contratto di affitto e, con esse, anche le conseguenze derivanti dalla omissione: infatti, con la legge di Stabilità 2016 [1] da un lato si stabilisce che la registrazione è compito solo del locatore (padrone di casa), dall’altro lato si prevede che, in caso di mancata registrazione, il conduttore (l’inquilino) può chiedere la restituzione degli importi “maggiorati” che abbia dovuto corrispondere. Oltre a ciò, ovviamente, si aggiungono le consuete sanzioni fiscali. Ma procediamo con ordine.

Come avevamo anticipato nell’approfondimen

to “A chi spetta registrare l’affitto?”, dal 1° gennaio 2016, spetta al locatore chiedere la registrazione del contratto di locazione, da eseguire improrogabilmente entro 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto. Nei successivi 60 giorni, deve darne comunicazione all’inquilino e all’amministratore di condominio (quest’ultimo ai fini degli adempimenti del registro di anagrafe condominiale).

Dovrebbe cambiare, di conseguenza, anche la

disciplina sanzionatoria che, se prima stabiliva la responsabilità solidale, nei confronti del Fisco, da parte del locatore e del conduttore, per il mancato versamento dell’imposta di registro, ora invece la sanzione può essere contestata solo a chi è tenuto alla registrazione, ossia al padrone di casa.

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Affidarsi ad un agente immobiliare conviene? Sì. Ecco perché.

MarchioGrimaldiComprare e vendere casa non è un gioco. La casa è un bene di grande valore, affettivo oltre che economico, probabilmente uno degli acquisti più impegnativi che vi troverete a dover fare nel corso della vostra vita.

È consigliabile, quindi, affidarsi ad un professionista. Un agente immobiliare, infatti, offre un  servizio di consulenza sulle questioni legali, sui documenti necessari alla compravendita  e ti aiuta a districarti tra una marea di leggi e provvedimenti, scongiurando il rischio di incorrere in acquisti incauti e/o in sanzioni amministrative per irregolarità nell’adempimento dei tanti obblighi di legge previsti per le transazioni immobiliari. Senza contare che un agente conosce il mercato immobiliare, ti aiuta a valutare il tuo immobile e a trovare il giusto prezzo di mercato, con consigli utili su eventuali lavori di ristrutturazione. Infine provvede ad assicurare all’immobile un’adeguata visibilità, attuando metodi di promozione della vendita e la necessaria pubblicità. Read more

Sapevate che le provvigioni agli agenti immobiliari sono detraibili?

Tra le detrazioni fiscali irpef sulla casa ci sono anche le provvigioni pagate alle agenzie immobiliari, a condizione che l’agente immobiliare sia validamente iscritto al registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio. Ecco come e in quale percentuale è possibile detrarre le spese sostenute per l’intermediazione immobiliare dal 730 o dal modello Unico.

Le provvigioni pagate agli agenti immobiliari per l’acquisto di un immobile da adibire ad abitazione principale sono detraibili nella misura del 19%, su un importo massimo di 1000 euro. Per usufruire della detrazione la compravendita dell’immobile deve essere effettivamente conclusa. Tuttavia, nel caso in cui sia stato stipulato il contratto preliminare e si sia provveduto a regolare registrazione del compromesso, si può ugualmente usufruire della detrazione, con l’ovvia conseguenza che, nel caso non si proceda in seguito alla stipula del definitivo, viene meno il beneficio e la detrazione deve essere restituita Read more