Riparazioni ai balconi: quale maggioranza ci vuole in assemblea?

Condominio: la maggioranza dei voti non è sufficiente per la ristrutturazione dei balconi di proprietà esclusiva dei condomini.

 

download (2)Il condomìnio non può obbligare il singolo condòmino a effettuare lavori di manutenzione straordinaria sul proprio balcone se non c’è anche il suo consenso: infatti, con una importante sentenza, la Cassazione ha appena chiarito che, per i lavori straordinari di riparazione dei balconi di proprietà esclusiva non è sufficiente la maggioranza, ma è necessaria l’unanimità.

La conseguenza è che se il condomino non paga la quota di spese, frutto della divisione approvata in assemblea, può opporsi all’eventuale successivo decreto ingiuntivo che gli venga notificato dall’amministratore per recuperare il credito, anche senza bisogno di contestare la decisione dell’assemblea nei 30 giorni (leggi “Non necessario impugnare la delibera per opporsi al credito”). La delibera di condominio nulla, infatti (e tale è quella che decide con maggioranze diverse da quelle imposte dalla legge) può essere disapplicata dal giudice anche senza bisogno di un apposito giudizio di impugnazione.

La vicenda

A una coppia di coniugi il condominio notificava un decreto ingiuntivo per il pagamento di somme a titolo di oneri condominiali, dovuti in conseguenza del riparto delle spese di manutenzione straordinaria dei balconi di proprietà esclusiva, approvati da

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Tari, arriva una tassa uguale per tutti

In via d’adozione un regolamento unico in tutt’Italia per determinare le tariffe sui rifiuti solidi urbani e superare le enormi differenze esistenti tra città.

limiti-di-spesa-per-detrazioni-sulla-casa-5Dopo anni di attesa, pare che sia finalmente in dirittura d’arrivo il tanto agognato regolamento unico sulla Tari, ossia la Tassa sui Rifiuti: attualmente la disposizione è soltanto una bozza, ma, se le linee guida restassero simili, si determinerebbe sicuramente l’illegittimità della maggior parte delle tariffe oggi applicate dai Comuni e dagli Enti gestori. Tariffe che cambiano notevolmente, sia nell’ammontare che nelle modalità di applicazione, da Comune a Comune: ad esempio, mentre a Cagliari la Tari media è pari a 450 euro a famiglia, ad Ascoli Piceno scende a 160 euro: una differenza molto alta, che dipende dalle modalità di tariffazione adottate dai singoli regolamenti comunali. Difatti, ogni Ente gestore, visto il vuoto normativo in merito, ha creato un proprio sistema di misurazione, per determinare i corrispettivi dovuti per il servizio di smaltimento rifiuti: purtroppo, il più delle volte questi sistemi sono lontani dal basarsi su un’effettiva corrispettività, ed in alcuni casi anche da un minimo di equità.

Ma come si è arrivati a questo punto e, soprattutto, il nuovo regolamento unico potrà riuscire a ripristinare una situazione uniforme in tutt’Italia, con tariffe effettivamente corrispondenti al servizio offerto? Per capirlo, dobbiamo fare un passo indietro, alle prime leggi che hanno disciplinato il servizio di smaltimento rifiuti.

Tari: tassa o imposta?

La configurazione della Tari, come imposta o come tassa, vede ancora oggi in disaccordo diverse correnti dottrinali: il pagamento, difatti, è stato pr

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Bonus mobili classico e giovani coppie, le novità previste dalla legge di Stabilità 2016

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto importanti novità anche per quanto riguarda il bonus mobili. Quest’ultimo, conosciuto anche come bonus arredi, è stato prolungato fino al 31 dicembre 2016 e accanto ad esso ne è stato introdotto uno nuovo riservato alle giovani coppie che comprano l’abitazione principale e la arredano. Vediamo nel dettaglio cosa stabilisce la norma.

Bonus mobili (bonus arredi)

Il bonus mobili è riconosciuto a chi acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di lavori di ristrutturazione, per i quali si fruisce del “bonus ristrutturazioni” nella misura maggiorata del 50%.

Il beneficio consiste in una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di quei beni, da calcolare su un importo massimo di 10.000 euro per unità immobiliare, e deve essere fruito in dieci quote annuali di pari importo.

Per averne diritto, occorre che sia stato effettuato uno dei seguenti interventi:

– manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione su singoli appartamenti o su parti comuni di edifici residenziali (per queste ultime, vanno bene anche i lavori di manutenzione ordinaria);

– ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

– restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare oppure da cooperative edilizie che, entro 18 mesi dal termine dei lavori, vendono o assegnano l’immobile:

– se l’intervento riguarda le parti condominiali, ciascun condomino ha diritto alla detrazione, per la propria quota, solo per i beni destinati ad arredare quei locali;

– il bonus non spetta per gli eventuali beni acquistati per arredare la propria casa.

La data di inizio lavori deve precedere quella di acquisto dei beni, ma non necessariamente le spese di ristrutturazione vanno sostenute prima di quelle per l’arredo. Il pagamento deve essere effettuato con bonifici bancari o postali, indicando: causale del versamento; codice fiscale del beneficiario della detrazione; numero di partita Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. E’ consentito pagare anche mediante carte di credito o di debito (rileva il giorno di utilizzo della carta, indicata nella ricevuta della transazione, e non il giorno di addebito sul conto corrente). Non è invece ammesso il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri strumenti.

Bonus mobili giovani coppie

Il bonus mobili per le giovani coppie – quelle nelle quali almeno uno dei due non ha superato i 35 anni di età – è stato istituito dal comma 75 della Stabilità 2016. L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute nel 2016 per l’acquisto di mobili destinati al proprio appartamento, da calcolare su un ammontare complessivo non superiore a 16mila euro e da fruire in dieci quote annuali di pari importo.

Per aver diritto al beneficio, la coppia (sposata o convivente) deve aver costituito nucleo familiare da almeno tre anni ed aver acquistato un’unità immobiliare da destinare a propria abitazione principale.

fonte:idealista.it

Tornano a salire i prezzi delle case: +0,2% nel terzo trimestre 2015. Ma su base annua calo del 2,3%

Seppur lievemente, tornano a salire i prezzi delle case. Nel terzo trimestre del 2015, infatti, l’Istat registra un incremento dello 0,2%, con il calo su base annua che si attesta al -2,3%, in rallentamento rispetto al -3% rilevato nel secondo trimestre.
Uno scenario compatibile con il trend delle compravendite, che registrano una lenta ma costante ripresa; e con le previsione degli operatori, che sul fronte delle quotazioni vedono la fine della discesa nel 2015, per poi passare a un 2016 pressoché stazionario. Se la ripresa economica si consoliderà, anche i prezzi potranno ricominciare lentamente a risalire dal 2017. Un mercato che quindi dà i primi segnali di convalescenza, sempre tenendo presente che il valore delle case ha mediamente perso il 20-25% negli ultimi 5-6 anni. Read more

Legge stabilità. Agevolazioni fiscali locazione acanone concordato.

Lo sconto del 25% su Imu e Tasi per le case affittate a canone concordato è un segnale importante, ma sul fronte degli affitti – per proprietari e inquilini – si poteva fare di più. Da un lato, arrivando a fissare un generale tetto alle imposte municipali che gravano sugli immobili locati a canone calmierato. Dall’altro, continuando ad alimentare e rinsaldando il Fondo di sostegno alla locazione, a favore delle famiglie in difficoltà.

Lo sconto sulle imposte locali
Con la riduzione del 25% di Imu e Tasi per gli alloggi concessi con contratto concordato e il divieto per i Comuni di alzare quest’anno le relative aliquote fissate nel 2015, la legge di Stabilità porta un certo sollievo al mercato degli affitti a prezzi sostenibili. Nel complesso, si tratta di una misura «che rappresenta quell’inversione di tendenza nella
tassazione degli immobili locati che Confedilizia chiedeva da tempo», dichiara il presidente dell’organizzazione, Giorgio Spaziani Testa. «La consideriamo, insieme alle altre misure di riduzione delle imposte sulla casa, un ottimo punto di partenza per un cammino, che dovrà proseguire, di graduale ma continua correzione degli errori compiuti sull’immobiliare a partire dalla manovra Monti». Proprio Imu e Tasi hanno d’a Read more

Agevolazioni acquisto prima casa, dal 1° gennaio è più facile cambiare abitazione

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto importanti novità anche per quanto riguarda l’acquisto della prima casa. Dal 1° gennaio non è più ostativo il possesso di un’altra abitazione acquistata con i benefici fiscali, purché sia alienata entro un anno.

 

Il presupposto della non contemporaneità potrà essere realizzato in un secondo momento

Ad introdurre la novità l’art. 1, comma 55, della legge n. 208/2015, attraverso un’integrazione della disciplina dell’agevolazione contenuta nella nota II-bis. In poche parole, cambiare casa è ora più semplice, poiché il presupposto della non titolarità contemporanea di più alloggi acquistati con l’agevolazione potrà essere realizzato in un secondo momento.
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